Distintivi Ufficiali di gara di Federazione Ginnastica d’Italia.
Riferimento: DISTINTIVI FGI
Distintivo Ufficiali di Gara Federazione Ginnastica D'Italia Argento 925 placcato Oro.
NOTA IMPORTANTE: Ogni distintivo avrà inciso sul retro: nome, cognome e numero di tessera dell’ufficiale di Gara FGI, non verranno realizzati distintivi senza queste ultime informazioni incise sul retro.
I distintivi si suddividono in tre categorie:
1- Ufficiali di Gara Primo Livello (Una stella - in argento placcato oro bianco)
2- Ufficiali di Gara Secondo Livello (Due stelle - in argento placcato oro giallo)
3- Ufficiali di Gara Secondo Livello internazionali (Due stelle – in argento con simbolo del mondo e placcatura oro giallo)
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Lo studio e la progettazione, i simboli:
- La corona d’alloro
La corona d'alloro (in latino laurea insignis), che nell’antica Roma simboleggiava la sapienza e la gloria, cingeva la fronte dei vincitori di celebrazione atletiche.
Le stelle
La stella contiene in sé molteplici significati, tra i quali:
Luce
Luce come lume, segno di elevazione culturale e sociale, di una mente dotata di sublime intelletto.
Guida
Come segno della capacità di condurre un gruppo di soldati in un’impresa, di orientamento e di scelta.
I distintivi sono stati disegnati e realizzati da Michele Sessa di MIKELART, sono in Argento 925 placcato oro, rifiniti e smaltati a mano, ogni distintivo è un pezzo unico in quanto acquistabile solo fornendo nome, cognome e numero di tessera FGI che ne attesta il livello.
NOTA IMPORTANTE: Ogni distintivo avrà inciso sul retro: nome, cognome e numero di tessera dell’ufficiale di Gara FGI, non verranno realizzati distintivi senza queste ultime informazioni incise sul retro.
L’ufficiale di gara, nella ginnastica, è l’altra faccia della medaglia. Il co-protagonista, più che l’antagonista, perché con il suo giudizio, compie il destino di un atleta, ne certifica il tasso tecnico.
Spettatore privilegiato, dai seggiolini della giuria, come da una torre di controllo, può far volare o atterrare i sogni in pedana.
Elegante, austero, apparentemente impassibile, il giudice riceve il saluto del ginnasta e lo ricambia con il rispetto di uno sport che insegna la disciplina e l’educazione verso se stessi e gli altri.
L’ufficiale di gara è il sommo depositario del codice dei punteggi, il sacerdote laico di un rito antico che affonda le sue radici nell’olimpismo ellenico, il direttore d’orchestra, il garante del podio, notaio e contabile di ogni classifica, un legale instancabile che però, dietro la serietà del ruolo, nasconde un amore immenso per la disciplina che rappresenta.
Il suo cuore grande, spesso di ex praticante, non smette mai di stupirsi, di stropicciarsi gli occhi.